Il Giornale: Ancelotti ai suoi ''addormentati''
MILANO - Ancelotti è stato il più brutale, Galliani il più chirurgico. L’allenatore, nel segreto dello spogliatoio, ha parlato agli eroi di Atene senza ricorrere a metafore.
"Diamoci una svegliata, siamo addormentati" la sua frase-simbolica, volutamente declinata al plurale per evitare scomodi distinguo tra sé e la squadra. Nessuna reazione presso l’uditorio, teste basse, silenzio rumorosissimo. "A giocare così non si può andare avanti", l’altra frase e via con la serie, pignola, delle osservazioni, degli errori, singoli e collettivi, commessi contro l’Empoli e non solo.
Le conseguenze pratiche non sono e non possono essere quelle canoniche: fuori uno, due giocatori, dentro altri. Al Milan non fanno così, neanche sotto tortura. Adriano Galliani, in pubblico, a Milanello, dinanzi agli sponsor, ha indicato col dito la luna.
"La partita con l’Empoli ha confermato che abbiamo difficoltà in casa, con le squadre che si chiudono: ora bisogna trovare la cura" la sua analisi condivisa anche dall’allenatore, naturalmente. "A un certo punto della partita ho pensato: ci vorrebbe uno come Bierhoff" il secondo passaggio didascalico fornito dal vice-presidente esecutivo.
(Il Giornale)
Sarebbe ora si che si dessero una bella svegliata