Ancelotti-day domenica, il Milan cerca nuovi soci per tenere Kakà

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stilevario85
00giovedì 14 maggio 2009 13:12
Ancelotti-day domenica, il Milan cerca nuovi soci per tenere Kakà


Ancelotti? La colpa è di Ronaldinho.
Dietro le accuse di Berlusconi c'è il disappunto per lo scarso impiego del brasialiano.
Imbarazzo nell'ambiente rossonero, i tifosi si schierano con l'allenatore.
Gattuso: "Oltre il 90% di noi vuole che Carlo rimanga".

Van Basten è libero, Berlusconi lo aspetta.
Un nome giovane con un grande passato: l'ideale per il dopo-Ancelotti.
Gli amici dall'Olanda: "Marco è svuotato, vuole fermarsi". Ma scommettono su un futuro rossonero.
Zaccheroni: "Berlusconi ha un debole per Van Basten".
"Ancelotti andrà via soltanto se lo cacciano".
"Leonardo sarebbe il sostituto ideale di Ancelotti, ma tra uno o due anni".
(Gazzetta dello Sport)

Milan-Juve, ecco la causa della rabbia di Berlusconi.
"Troppo difensivismo", l'attacco del premier.
Giornata di imbarazzi, smentite e uscite di sicurezza.
Il commento: lo hanno umiliato, adesso è Ancelotti che deve mollare.
(Corriere della Sera)

Il Milan cerca nuovi soci. Trattativa con gli arabi, decisivi per tenere Kakà.
Ancelotti, verdetto domenica.
Dopo lo sfogo di Berlusconi, è Van Basten il nuovo nome per la panchina rossonera.

Al Milan servono i petrodollari: per aggiustare il bilancio, per tenere Kakà, per sostenere il ricco ingaggio di Ronaldinho, per prendere Mexes e magari Adebayor o Eto'o. La famiglia Al Maktoum - che regna sugli Emirati Arabi e che dal 2010 dovrebbe diventare lo sponsor principale col nome della compagnia aerea Fly Emirates sulle maglie rossonere - è candidata a un robusto ingresso azionario. Nuovi appuntamenti sono in agenda: un rampollo dei Maktoum è già stato a San Siro, ospite di Galliani, e di recente lo sceicco è stato avvistato anche ad Arcore a casa di Berlusconi.

La questione economica, in effetti, è prioritaria. Quella dell'allenatore è gongelata fino a domenica, con le note opzioni aperte: ancora Ancelotti, Leonardo-Tassotti, Spalletti, Allegri o Van Basten, la cui candidatura è la più gradita a Berlusconi. Sabato il Milan cerca a Udine i tre punti dell'aritmetica qualificazione alla Champions. Ma a prescindere dall'esito della partita, Ancelotti potrà sancire con Berlusconi un ultimo anno di tregua, prima dell'eventuale Mondiale alla guida della Costa d'Avorio e dell'altrettanto eventuale promozione a ct dell'Italia (se Lippi molla dopo il Sudafrica). Oppure i due potranno dirsi addio, ma senza rancore.

Perché l'immagine del premier, già scalfita separandosi dalla moglie Veronica per le note vicende, non ammette ulteriori strappi pubblici. E perché c'è qualcosa in più della pura estetica, dietro l'ormai celebre sfogo egiziano berlusconiano contro l'allenatore, il giorno dopo lo scialbo 1-1 a San Siro con la Juve. Quel qualcosa è appunto l'immagine del premier: alla vigilia della campagna elettorale per le europee, non gli piace l'idea che la squadra-spettacolo, cui ha sempre associato il suo successo anche politico, abbia smarrito parte delle caratteristiche e del fascino. Per questo, oltre ad addossare al tecnico l'annata di secondo piano e a rimproverargli lo scarso utilizzo del giocoliere Ronaldinho, deve affrontare il vero problema del futuro: il deficit di 67 milioni (15 li ha già ripianati e sono già 82 di spesa) e i costosi stipendi. Ronaldinho guadagnerà 18 milioni netti, tra questa stagione e la prossima: difficile che vada al Manchester City o al Flamengo e difficilissimo che il Milan sopporti il suo e gli altri costosi ingaggi, senza cedere all'assalto del Real Madrid a Kakà.

Servirebbe l'ingresso in società dei Maktoum, ipotizzato nel 30%. Ancelotti, il cui ingaggio è di 4 milioni l'anno, aveva ricevuto da Galliani prima il via libera per il Chelsea o per il Real e poi l'offerta di spalmare in tre anni l'attuale contratto (a 3 milioni annui). Quando Berlusconi ha esternato a Sharm, il Chelsea, forte di un accordo verbale (4 anni a 5 milioni l'anno) ha messo fretta all'allenatore: altrimenti virerà su Rijkaard. Intanto Van Basten ha lasciato l'Ajax e Berlusconi ha messo gli occhi addosso all'antico pupillo: se non quest'anno, gli piacerebbe averlo il prossimo. Dopo un interregno di Ancelotti o di chi per lui.

(Repubblica)
maldini
00giovedì 14 maggio 2009 13:21
passare per gli arabi??
se non ci trasformano in una passerella ma mettono i soldi per i giocatori che allenatori e direttori sportivi scelgono allora ben vengano arabi, russi, cinesi e talebani pure....
magari così si smette di prendere nonni a parametro zero
comunque.... eto'o no... è bravo ma troppo scemo
stilevario85
00giovedì 14 maggio 2009 19:19
io prenderei adebayor e eto'o così con seedorf fanno i 3 moschettieri XD
pienpi
00venerdì 15 maggio 2009 13:29
sti capitali arabi mi fanno paura
ora arrivano, ti portano centinaia di milioni e ti fanno lievitare i costi a dismisura.
poi, domani magari, si rompono i coglioni del milan e si vanno a comprare una squadra di cricket indiana, ti lasciano con costi di gestione altissimi e nessun volle che se li vuole accollare
e alla fine ti ritrovi nella merda

è la fine che fara il chelsea (abramovich non è arabo ma ragiona e si comporta come loro...)

non voglio che il milan, il nostro milan, faccia questa fine.

e poi, preferisco avere 10 mln e spenderli bene piuttosto che averne 200 e sperperarli come fa l'inter
maldini
00lunedì 18 maggio 2009 15:00
e averne 200 e spenderne una 50ina bene?
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