Il tecnico rossonero, come previsto, si è incontrato con i dirigenti in via Turati e ha firmato il prolungamento dell'accordo che lo lega ai campioni d'Europa: resterà in panchina per altre tre stagioni
Era già ampiamente previsto, ora è ufficiale: il Milan, attraverso il proprio sito Internet, comunica di aver prolungato il contratto che lega Carlo Ancelotti alla società rossonera fino al 30 giugno 2010. Il Milan ha quindi posto un tassello fondamentale per il proprio futuro, togliendo definitivamente dal mercato un allenatore che faceva gola a molti: di ieri le voci secondo le quali sulle tracce del tecnico di Reggiolo si erano messi Real Madrid e soprattutto Barcellona, ancora indeciso sul destino di Frank Rijkaard. Fiutato il pericolo, Galliani e Braida hanno convocato in sede Ancelotti proponendogli il rinnovo contrattuale, anche se le cifre non sono state ancora rese note.
SODDISFAZIONE - "Spero di diventare l'allenatore con più presenze al Milan"- ha commentato Ancelotti -. Mi trovo molto bene, c'è un rapporto che va al di là dell'aspetto professionale. Per me è davvero un giorno importante perché posso proseguire la mia avventura in rossonero. Ci ho messo un attimo a trovare l’accordo e sono veramente contento di essere rimasto. Abbiamo vinto la Champions League anche perché a novembre la società mi ha dato fiducia, mentre magari altrove avrebbero cercato un altro allenatore".
FAMIGLIA - Adriano Galliani ha ricordato di aver fatto firmare il primo contratto a Carlo Ancelotti nel 1987: "Sono passati oltre 20 anni e Carlo è diventato stabilmente una parte della famiglia Milan". Sul sito ufficiale del club di via Turati, ci sono alcune cifre che riassumono l'avventura di Ancelotti al Milan: "Ha fatto 419 punti in Serie A da allenatore rossonero, 322 presenze, ha vinto 6 trofei fra cui 2 Champions League, ha raggiunto una finale di Champions più di Arrigo Sacchi e ha vinto un trofeo più di Fabio Capello". Una cavalcata trionfale, insomma. Destinata a durare ancora nel tempo.
confesso che ora mi va più a genio rispetto a qualche mese fa (
), tuttavia dopo quasi sei anni un cambio in panchina non potrebbe far altro che giovarci