stilevario85
00mercoledì 2 settembre 2009 17:12
Galliani: 'Anche Sacchi perse la prima in casa...'
09:15 del 02 settembre
Foto Getty Images/Claudio Villa «La vita continua, non siamo mica morti», questo il messaggio che Adriano Galliani ha provveduto a lanciare, comparendo davanti alle telecamere di Milan Channel, al termine degli incontri con Leonardo, lo staff tecnico, quello atletico, quello medico e la squadra, avvenuti ieri pomeriggio a Milanello. In oltre due ore di permanenza, Galliani ha ribadito la fiducia al tecnico, confermandogli il pieno sostegno della società e di Berlusconi. Ma nel contempo ha voluto analizzare l'andamento del match con l'Inter, evidenziano alcuni errori commessi della squadra. Su tutti il contropiede nerazzurro terminato con il rigore commesso su Eto'o.
Successivamente, nell'intervista al canale tematico, Galliani ha badato soprattutto a rinnovare il clima positivo attorno alla squadra. «La nostra prima mezz'ora è stata buona. Poi è arrivato il goal dell'Inter, frutto magari di qualche nostra disattenzione, e abbiamo cominciato a fare fatica. Ma fino al rigore, nato da una punizione a nostro favore, il Milan aveva comunque tenuto il campo. E' finita 4-0 e non c'è più nulla da dire, ma resta una gara particolarissima. Dobbiamo rivedere alcune cose, sono convinto però che la nostra sia una buona squadra».
Solo un accenno di nervosismo, quando è stato menzionato Seedorf. «Basta parlarne, questi sono tormentoni tutti italiani. Guardiamo avanti e pensiamo al futuro. Dispiace perdere il derby, ma siamo pronti a ripartire subito da Livorno, per poi buttarci nel nostro habitat naturale che è la Champions». Infine un pensiero per Leonardo: «L'ho visto sereno. D'altra parte anche Sacchi cominciò la sua carriera al Milan perdendo la prima in casa. Beh auguro lo stesso a Leonardo...». (Corriere dello Sport)
L.T.
sto provando un certo odio per la dirigenza in questo periodo
maldini
00mercoledì 2 settembre 2009 18:03
mi piacerebbe tanto vederci qualcosa di buono ma sono preoccupatissimo
speriamo che l'orgoglio e l'esperienza ci aiutino a salvare il salvabile o saranno guai veramente
non siamo abituati a dover lottare per meno del 4° posto
Giubo
00lunedì 7 settembre 2009 21:59
Galliani fa un paragone improponibile..anche quel Milan era pieno di incertezze,certo,ma era il Milan di Gullit e Van Basten,di Baresi e Maldini,gente che aveva cuore e lottava per i colori rossoneri..questi,a parte pochi..