Il domani è già iniziato

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Giubo
00mercoledì 10 marzo 2010 23:05
Che dire,ragazzi,dopo una serata così?Nemmeno il più ottimista,forse,ci aveva sperato,anche se fa male una sconfitta così dopo una partenza che tutto sommato sembrava preludere quantomeno un'eliminazione dignitosa,che però non può definirsi tale per il blasone e la storia del Milan.
Un Milan che fin dall'estate era evidente non sarebbe stato competitivo,per l'insufficenza della campagna acquisti e per le difficoltà di Leonardo di poter far girare un gruppo in gran parte formato da giocatori ormai a fine carriera,oltre che da giovani ancora in crescita come Antonini e Abate e gente data per finita come Borriello e Ronaldinho.
E'un dato di fatto che per il terzo anno consecutivo la stagione europea del Milan finisce a marzo,anche questo è sostanzialmente inaccettabile per quello che Galliani e Berlusconi insistono nel voler definire il club più titolato del mondo.
Lo United si è dimostrato nettamente superiore tanto a San Siro quanto stasera,ma da stasera dobbiamo trarre insegnamento soprattutto nell'atteggiamento di una squadra che pur in vantaggio e qualificata ampiamente non ha smesso un solo attimo di attaccare;cosa che al Milan,direi,non si vede perlomeno dai tempi di Capello.
E comunque,ripeto,non voglio essere totalmente pessimista,da questa stagione io salvo almeno quattro cose.
Anzitutto,la valorizzazione di giovani del vivaio come Antonini e Abate e il recupero di quella gente data per finita di cui sopra, oltre a giocatori di cui si erano perse le tracce come Bonera e Abbiati.
Poi,malgrado tutto,usciamo da una Champions in cui siamo riusciti a toglierci anche qualche soddisfazione,vincendo a Marsiglia(così cancellando una macchia nella storia milainsta)e a Madrid,dimostando come l'armata Brancaleone messa insieme da Perez a suon di milioni non fosse poi questo squadrone galattico,come l'eliminazione di stasera(a mio avviso be più grave della nostra).
Ancora,la riscoperta del vivaio e del lavoro del settore giovanile,che oggi festeggia la qualificazione alla finale di Coppa Italia di categoria,trofeo che al Milan manca dal 1984,quando sulla panchina della Primavera sedeva un certo Fabio Capello e tra quei ragazzini terriibli c'eranoun certo Paolo Maldini e un certo Billy Costacurta,ragazzini che poi avrebbero fatto le fortune rossonere negli anni a venire.C'è da augurarsi che Stroppa sappia ripercorrere quel percorso,unitamente al rientro alla base dei vari Astori e Paloschi,che però dovranno necessariamente conciliarsi anche con uno sforzo economico da parte della società che,ora più che mai,non può chiamarsi fuori dalla necesità di rafforzare la squadra.
Quarto ed ultimo,noi.Noi tifosi che nel bene e nel male siamo e saremo sempre vicini al Milan,e che viviamo il presente con la serenità nell'accettare la sconfitta e la fiducia del futuro che sarà.
maldini
00giovedì 11 marzo 2010 09:56
io spero che il Milan sappia tirar fuori 2 cose positive da questa bruciante eliminazione.
più energie in campionato e una campagna acquisti degna l'estate prossima
campagna che comprenda il recupero dei talenti lasciati in giro e l'innesto di magari 1 o 2 campioni (non 35enni)
pienpi
00giovedì 11 marzo 2010 20:53
la debacle è il naturale epilogo delle azioni degli ultimi 3 anni

speriamo serva da stimolo per continuare l'opera di rifondazione
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