Kakà: "Vorrei giocare più avanti per tornare a rendere al 100%"

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pienpi
00venerdì 5 dicembre 2008 12:51

Il brasiliano parla del momento rossonero: "Capisco le esigenze della squadra, ma Ronaldinho mi limita un po', dobbiamo migliorare l'intesa. Beckham? Può darci una mano a vincere scudetto e Coppa. L'Inter è prima, ma non sta giocando un grande calcio"

MILANO, 5 dicembre 2008 - Parla di tutto Ricardo Kakà, protagonista a Milanello di una conferenza stampa organizzata dalla Sony, a cui ha prestato il volto. Del Milan, della sua posizione in campo, di mercato e del suo futuro. E non risparmia una frecciata nemmeno alla capolista: "L'Inter è più concreta, non è che sta giocando un grande calcio, in questo momento hanno sei punti in più di noi. Io credo nel Milan e abbiamo un margine di crescita molto grande".

DIFFICOLTA' - "Il Milan non è in crisi - attacca il 26enne brasiliano -. Tutti parlano di due sconfitte, io parlo di 16 risultati positivi. Certo che dobbiamo migliorare tante cose, ma abbiamo fatto una sequenza di risultati che ci permette di essere secondi in campionato e stiamo messi bene anche in Coppa Uefa. Dobbiamo avere una continuità nel gioco, è questo che ci preoccupa. Non sempre facciamo un bel calcio. Tutti dobbiamo sacrificarci di più. C'è troppa distanza tra i reparti. Dobbiamo noi attaccanti per primi dare equilibrio alla squadra. Corriamo tutti tanto, ma spesso in maniera sbagliata. Facciamo fatica e basta".

POSIZIONE - Kakà parla anche della sua posizione sul rettangolo di gioco. "Stiamo cercando di adattarci tatticamente - dice -, ma tante volte devo giocare più dietro. Non è la mia volontà. A me piacerebbe giocare più avanti, ma capisco le esigenze della squadra. So che tutti si aspettano qualcosa di diverso da me, è la mia responsabilità. Se non lo faccio mi criticano. Abbiamo pensato anche a farmi giocare come punta. Con il Genoa, alla seconda di campionato, ho fatto la seconda punta poi sono rientrato. Ora vediamo come posso migliorare. Io voglio tornare ad essere fondamentale al 100 per 100. Non è facile per me non essere decisivo".

RONNIE - Da quest'anno Kakà deve condividere la trequarti con Ronaldinho. "Si è inserito bene, si è ambientato - dice del connazionale -. Eravamo abituati a giocare in una maniera automatica. Con Seedorf e me con una punta avanti, quasi sempre Inzaghi. Con l'arrivo di Ronaldihno dobbiamo abituarci. Dobbiamo trovare nuovi automatismi. Non ho mai giocato come gioca lui, io sono sempre partito dal centro. Magari lui mi limita andando un po' a sinistra. Dobbiamo trovare un'intesa migliore. In nazionale abbiamo giocato spesso, ma non è la stessa cosa".

MERCATO - Kakà dà uno sguardo anche al mercato rossonero: "Tante persone pensano che l'arrivo di Beckham sarà una cosa negativa, ma noi giocatori pensiamo che può dare tanto alla squadra e contribuire a farci vincere lo scudetto e la Coppa Uefa". Ricky sponsorizza poi Thiago Silva, difensore brasiliano da tempo nel mirino rossonero. "Ho giocato con lui in nazionale. È un grandisismo difensore, ma del mercato parlano i dirigenti. Posso dire che servirebbe tanto al Milan perché è un grandissimo".

PREMIER E CHAMPIONS - Nei giorni scorsi Kakà aveva strizzato l'occhio alla Premier League: "C'è il nostro amministratore delegato che può parlare di mercato. In Inghilterra è sempre bello giocare, è un campionato molto importante dove c'è un'atmosfera positiva, ma io sono contento e felice qui al Milan. Se un giorno dovessi andare via, sarà perché non ci saranno più gli stessi obbiettivi tra me e il Milan, ma non è così oggi. Se mai sará in futuro, la Premier sarebbe uno dei campionati dove mi piacerebbe giocare. Io comunque sono contentissimo al Milan, la mia famiglia sta bene a Milano, mio figlio è cittadino italiano, crescerá qui e siamo molto legati a questo paese". Kakà dà uno sguardo anche alla Champions League: "Le favorite sono sempre le stesse. Spero che non sia l'Inter... Tra le inglesi Manchester e Chelsea sono più avanti".



questa intervista mi è proprio piaciuta: sto ragazzo non è solo un fenomeno in campo, è un leader anche nello spogliatoio, si sente da come parla e dalle argomentazioni che dà.

Dajè Ricky, che con te possiamo risalire la china
maldini
00venerdì 5 dicembre 2008 13:08
bene dai
l'importante è che si accettino tra loro
poi l'abitudine e i movimenti si trovano di conseguenza
maldini
00venerdì 5 dicembre 2008 13:08
bene dai
l'importante è che si accettino tra loro
poi l'abitudine e i movimenti si trovano di conseguenza
La Capitale Libica
00sabato 17 gennaio 2009 22:49
giocherà di più,ma in questo stadio

stilevario85
00martedì 20 gennaio 2009 23:45
giocherà giocherà ma sempre qua..
maldini
00mercoledì 21 gennaio 2009 11:59
+ bello san siro non cè che dire
stilevario85
00mercoledì 21 gennaio 2009 14:15
non penso ci fossero dubbi.. la scala del calcio..
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