www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/Primo_Piano/2006/12_Dicembre/08/ka...
Kakà si unisce al coro: "Il Barça no"
Il fuoriclasse del Milan al sito dell'Uefa, a una settimana dal sorteggio di Champions: "La squadra di Ronaldinho è tornata ai suoi livelli". Ma avverte: "Non è sicuramente imbattibile e potremmo essere noi a dimostrarlo"
MILANO, 8 dicembre 2006 - Ricardo Kakà si unisce al coro: "Evitare il Barcellona agli ottavi di Champions League". Il sorteggio di Nyon, roccaforte dell'Uefa, venerdì prossimo svelerà il nome del prossimo avversario e tra le papabili, oltre ai nomi di Real Madrid, Celtic, Psv e Porto, c'è anche quello dei catalani che nell'edizione passata eliminarono i rossoneri in semifinale.
PERICOLO CATALANO In un'intervista pubblicata sul "Magazine" del sito dell'Uefa, il fuoriclasse brasiliano parla del cammino del Milan in Champions, sottolinenando il rischio Barça. "Non credo sia giusto dire prima chi vorremmo incontrare, però penso che nessuno vorrebbe trovare il Barcellona agli ottavi. Hanno una squadra fortissima e adesso sembra che abbiano ritrovato la compattezza dopo un primo turno difficile. Nessuno può prevedere quello che succederà a febbraio. Non sono sicuramente imbattibili e potremmo essere noi a dimostrarlo, nel caso in cui il Barcellona venisse sorteggiato contro il Milan".
DOPO IL FLOP Turno conquistato, ma la batosta di mercoledì contro il Lilla ha ribadito tutte le diificoltà incontrate dai rossoneri nel girone ritenuto più semplice della competizione. "È vero che abbiano perso due partite nella fase a gironi, ma sottolinerei piuttosto il fatto che la squadra si era già qualificata con largo anticipo. Non voglio assolutamente sminuire la prestazione di AEK e Lilla, ma forse noi abbiamo inconsciamente mollato un po' la presa in occasione di queste due partite - spiega Kakà -. Detto questo devo aggiungere che a nessuno piace perdere. Soprattutto quando il Milan si trova una situazione insolita e poco piacevole per quanto riguardo la serie A. Stiamo parlando di un club abituato a vincere. La gente si aspetta sempre dei grandi risultati".
MILAN A DUE FACCE Al di là del Lilla ancora pirmo nel suo grione, ma balbettante in campionato. Spiega Kakà: "Credo che non tutto dipenda dagli avvenimenti che hanno attraversato di recente il calcio italiano. In serie A ci sono molte squadre minori che sono molto ben abituate ad affrontare le squadre più forti. Schierano molti uomini in difesa e rendono la vita difficile alle formazioni di punta. Nella Champions League è molto diverso. Anche se si potrebbe pensare che alcune squadre possono avere un ruolo marginale, nel torneo giocano i club più forti dei rispettivi paesi. Lille e AEK, per esempio, sono tra le squadre più forti in Francia e in Grecia e sono abituate a giocarsi le proprie carte. In conseguenza della nostra situazione difficile in campionato, è naturale che il Milan nutra grandi ambizioni per quanto riguarda la Champions League e tutti i giocatori sognano di alzare al cielo, un giorno, quel trofeo. Non possiamo, comunque, dimenticare che è in campionato che dobbiamo guadagnarci l'accesso alla competizione del prossimo anno. C'è molta strada da fare".