Le dichiarazioni dal raduno

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pienpi
00lunedì 6 luglio 2009 17:47
Adriano Galliani


IL PRESIDENTE AMA IL MILAN
06/07/2009 15.40.00
Parte la stagione 2009-2010 del Milan. Il saluto e le dichiarazioni di Adriano Galliani. Alla sua destra, Leonardo. Alla sua sinistra, il nuovo capitano rossonero: Massimo Ambrosini.

MILANELLO - Queste le dichiarazioni odierne rilasciate da Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, nella conferenza stampa del giorno del Raduno 2009-2010: "Il Milan nelle 23 stagioni precedenti ha vinto 26 trofei, 13 in Italia e 13 all'estero. Queste vittorie sono una garanzia assoluta per il futuro, grazie a questi trofei il Milan è diventato il Club più titolato al mondo. Siamo l'eccellenza italiana nel mondo, nessun altra squadra italiana ha vinto titoli in Europa e nel Mondo nel nuovo millennio. Noi siamo gli unici e siamo molto orgogliosi di questo. Certo, è un momento importante, di rinnovamento. Al mio fianco ci sono Leonardo e Massimo Ambrosini. Voglio anche ricordare altre tre figure determinanti per i nostri successi. Il nostro grande capitano Paolo Maldini, che saluto con affetto e che ringrazio ancora una volta, Carlo Ancelotti, otto stagioni meravigliose e con lui rapporto affettuoso, Ricky Kakà che ha contribuito a fare grande questa società. Il Milan ha saputo rinnovarsi diverse volte, ha saputo andare avanti, è sopravvissuto a tutto e a tutti, ha avuto diversi cicli. Sembrava che dopo Sacchi fosse finito tutto e invece con Capello, accolto come il maggiordomo dalla stampa, abbiamo poi vinto tutto. Poi lo scudetto con Alberto Zaccheroni e il ciclo di Carlo Ancelotti. Adesso Leonardo. Queste scelte innovative fanno parte del dna del Milan. Io sono assolutamente certo che questo Milan farà bene da oggi in poi, farà bene esattamente come il Milan che si è appena congedato. Oggi è il giorno dell'allenatore. Sono felice di presentarvi Leonardo, che noi riteniamo all'altezza di allenare questa squadra. Poi c'è il nuovo capitano, Massimo Ambrosini. Lui è qui dal 1995, per Ambro i gradi sono meritati. Fa tremare i polsi sostituire Paolo Maldini, ma Ambro è bravo e intelligente. Il Milan non smobilita: perso per motivi anagrafici Paolo Maldini è arrivato Thiago Silva, è partito solo Ricardo Kakà e arriverà qualcun altro ma l'organico è già competitivo. Il Milan ha una politica che in 24 anni non è mai cambiata. E cioè: nessuno è costretto ad andare via, ma se arriva una offerta la società informa il giocatore. Non mi risulta che Pirlo vada via, se dovesse mai arrivare una offerta verrà informato. Le offerte non rimangono nascoste. Nessun giocatore del Milan ha avuto richieste. C'è stata una richieste importantissima per Pato, ma lo abbiamo dichiarato incedibile".

Ancora Adriano Galliani: "Ho letto cose strane, che noi avremmo 800 abbonamenti allo stadio. Il dato degli abbonamenti di oggi è 6724 abbonamenti, contro gli 8493 dello stesso periodo dell'anno scorso, c'è un calo del venti per cento peraltro ampiamente previsto. L'ottanta per cento dei tifosi è d'accordo con la società. Ringrazio Dolce & Gabbana, tutti gli sponsor, nessuno escluso, fanno sentire la propria vicinanza e il proprio affetto. Nessuno è fuggito, ne sono arrivati altri. Il nostro brand è qualcosa di magico, che si crea o non si crea. Il Real Madrid è stato senza vincere in Europa dal 1966 al 1997, però è sempre rimasto lo stesso il Real Madrid. Il fascino del Milan è straordinario. Ringrazio in modo particolare adidas che il giorno in cui abbiamo venduto Kakà, ha detto che restava felice di rimanere comunque con il Milan. I nostri sponsor hanno spirito e affetto. Ripeto, nessuno di noi sta smantellando. Abbiamo deciso di essere più rispettosi del bilancio, di dare una sterzata verso i giovani, siamo convinti di avere l'89 più forte del mondo che è Pato, il il '90 tra i più forti in Italia che è Paloschi, un '91 forte che è Zigoni, il '92 più forte che è Beretta. Il nostro settore giovanile ha mandato in Serie A più giocatori di tutti. Nel nostro elenco Uefa non mettiamo, alla voce giovani, quattro Primavera. Abbiamo messo quattro giocatori che hanno già giocato in Serie A: Darmian, Antonini, Abate e Di Gennaro. Il Milan continua ad avere un fuoriclasse solo, si chiama Silvio Berlusconi. Finchè ci sarà lui, il Milan continuerà ad essere il Milan. Io il presidente Berlusconi lo stesso molto spesso, lui ama il Milan esattamente come il 20 febbraio 1986, ieri l'ho sentito due volte, è propositivo e ottimista, stamattina ha parlato con Leonardo".

Gli altri temi: "Speriamo di riuscire a recuperare il clima con il pubblico. Questo clima è cambiato prima di Milan-Liverpool, prima di Atene. La squadra ha necessità del suo pubblico. I tifosi sono sempre stati straordinari. La società sta facendo esattamente quello che ha fatto nei preecedenti 23 anni, certamente con un occhio più attento al bilancio. E mi sembra che anche altri stiano andando in questa direzione. Intanto vi faccio notare che i più forti giocatori che c'erano in Italia, in Francia e in Inghilterra, vanno in Spagna. Io non so se Ribery andrà o non andrà, gli altri però, guarda caso, sono andati in Spagna. Questa è concorrenza sleale. In Spagna i giocatori, a parità di lordo, guadagnano il 25% in più di netto. Il mercato? La situazione è molto chiara, ci sono offerte del Milan congrue per Huntelaar e Luis Fabiano, però il mercato è bloccato perchè dopo gli acquisti del Real Madrid i prezzi sono raddoppiati rispetto allo scorso anno. Non è che di colpo ho disimparato a fare il mercato, ho gli stessi rapporti degli anni scorsi con presidenti, manager, procuratori. Ma il fatto è che quando si legge 94 milioni di euro, poi ti chiedono 30 e allora noi aspettiamo. Io credo che in agosto i prezzi scenderanno. Comperare oggi comporta pagare di più rispetto a comperare ad agosto. E' come i saldi nei negozi. Eto'o? Tutti parlano con tutti, inutile negarlo. Da un lato ci sono le società che chiedono la luna e dall'altro lato ci sono i giocatori che chiedono il sole. Eto'o è un giocatore importante che chiede troppi soldi d'ingaggio. La speranziella no, non c'è. Questo è il momento in cui bisogna far quadrare i bilanci. Il calcio è come tutte le aziende in questo momento".

Sugli obiettivi del prossimo anno: "Non ho mai detto che il Milan abbia come obiettivo il terzo posto, ma uno dei primi tre posti. Quindi, il primo o il secondo o il terzo. L'anno scorso noi siamo arrivati pari rispetto alla Juventus, con gli infortuni che tutti conoscono. Se il Milan darà qualcosa in più e avrà qualche infortunio in meno rispetto all'anno scorso, sarà un Milan all'altezza. Oltre al Real Madrid, non vedo altre squadre che si sono particolarmente rafforzate. Il Real ha tolto un giocatore importante a noi, ma non solo a noi. Il Manchester United ha vinto Cristiano Rolando e Tevez, ma non c'è nessuno della stampa o dei tifosi che si preoccupa o che si terrorizza. Il Milan continuerà ad essere competitivo anche senza Kakà, certamente è stata una partenza dolorosa, necessaria, ma la vita continua. Nell'elenco Uefa si mandano 24 giocatori, nessuno può fare da solo la differenza. Il Milan in rapporto a Inter e Juventus? Se parliamo di talenti brasiliani, noi abbiamo cercato un talento brasiliano per la difesa perchè finiva Maldini. Non so se Thiago Silva abbia meno talento di Diego, ma noi lo abbiamo acquisito in totale accordo con il nostro allenatore. Noi abbiamo preso un talento brasiliano per la difesa, perchè ci serviva un difensore. L'Inter ha perso giocatori importanti come Cruz e Crespo e ha preso Milito e Thiago Motta, non so se siano più forti, in campo andremo comunque sempre tutti in undici. Certo, se Thiago Silva fosse venuto in Luglio comparirebbe nella voce nuovi acquisti, avrebbe alle spalle mesi da titolare e un ruolo importante in Confederations Cup, invece così sembra che non lo abbiamo acquistato ma lui non ha mai giocato nel Milan ed è a tutti gli effetti un nuovo acquisto. Di talenti brasiliani siamo pieni, e potrebbe arrivarne un altro, chissà, vedremo. Abbiamo anche Leonardo. A proposito: non dicevo bugie quando sostenevo che lui non sarebbe mai stato l'allenatore del Milan. Io lo corteggiavo e lui faceva resistenza, questa è la verità. Con Ambrosini per il contratto? Tutto si risolverà e andrà a posto".

In conclusione, Adriano Galliani ha voluto dedicare un ricordo affettuoso al compianto Robert Louis-Dreyfus, il maggior azionista dell’Olympique Marsiglia ma soprattutto grande uomo di sport ed amico sincero del Milan.

pienpi
00lunedì 6 luglio 2009 17:47
Il neo allenatore Leonardo


MILANELLO - Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal nuovo allenatore rossonero Leonardo, oggi, presso la Sala delle Conferenze del Centro Sportivo rossonero di Milanello nel primo giorno del Raduno 2009 della squadra in vista della nuova stagione calcistica:

“E’ trascorso un mese dalla mia conferenza di presentazione a San Siro del primo giugno e questo mese mi è servito per capire tante cose, costruire un gruppo e confrontarmi con persone all’esterno, anche non inerenti al mondo del calcio. Oggi Sono sempre più convinto della mia scelta.

Ci tengo a ribadire le parole del nostro Vice Presidente, Adriano Galliani, e il mio primo pensiero va a Carlo Ancelotti perché in questi anni sono sempre stato vicino a lui nel suo periodo rossonero e la mia scelta di fare l’allenatore dopo di lui è stata spinta anche da Carlo stesso. Questa mattina arrivare a Milanello e parcheggiare la macchina al posto di Carlo mi ha dato un’emozione particolare, forte. L’energia che sento oggi è molto legata a lui.
Il secondo pensiero è per Paolo, un’altra persona con cui ho parlato tantissimo nel momento del suo addio. Anche lui come Kakà mi è stato vicino in una scelta così forte.

Sono molto felice di avere Massimo come capitano, un giocatore che ha nel dna quelle caratteristiche da Milan che nel passato hanno avuto anche Paolo Maldini, Franco Baresi, Demetrio Albertini e Alessandro Costacurta. Inoltre io sono alla mia prima esperienza da allenatore e lui è il mio primo capitano.”

Dopo l'introduzione, il nuovo tecnico ha risposto alle domande dei numerosi giornalisti presenti nella Sala delle Conferenze:

SUL SUO RAPPORTO CON ANCELOTTI
"Con Carlo il mio rapporto è continuo. Ci lega una grande amicizia e parliamo spesso perché è una persona che conosce molto bene l’ambiente Milan in tutti i suoi ambiti. Ieri ci siamo sentiti e abbiamo scherzato su come far giocare la squadra anche dopo la partenza di un giocatore importante come Kakà. Credo che comunque sia anche giusto cambiare e provare nuove soluzioni. La base della squadra è rimasta comunque la stessa e anche senza Ricky proveremo a impostare diverse soluzioni di gioco già dai primi giorni. Sono molto entusiasta di questa nuova esperienza, ho tanta voglia di provare tanti schemi da utilizzare e anche il corso da allenatori che sto facendo mi è utile per impostare il mio lavoro, nonostante mi crei ogni tanto qualche dubbio, ma anche questo fa parte del mio lavoro."

SU RONALDINHO
"Ronaldinho continua ad essere un grande sogno. Lui è il grande talento che tutti conosciamo, ha cambiato il modo di comunicare con la gente. Lui è quel giocatore che ha vinto il Pallone d’Oro e che non farà mai smettere di sognare. Si è accorto lui stesso che ultimamente di non essere il giocatore che ci ha fatto sognare, ma adesso dovrà assumersi le sue responsabilità, ritrovare la giusta concentrazione e credo che sia il suo dovere tornare a dare il massimo impegno. Lo vedo diverso, lo vedo con tanta voglia di fare bene e di mettersi in gioco. Questo Ronaldinho può essere la nostra grande risorsa.”

SUL GIOCO DEL NUOVO MILAN
Credo molto in questa squadra e anche senza Kakà questa è una rosa di grande talento. Sono alla mia prima esperienza da allenatore, ma conosco bene l’ambiente che mi circonda e la cosa importante è che ci sia la sintonia tra i giocatori e la società. Sono convinto che con questo gruppo potremmo toglierci grandi soddisfazioni. Oggi svolgeremo il primo allenamento tutto con il pallone, la squadra deve recuperare velocità nel gioco e intensità nella manovra e credo che con questi giocatori ce la faremo.

Se questa squadra riuscirà a mettere in campo tutta la sua potenzialità riuscirà ad essere davvero competitiva. Non dobbiamo dimenticare che nella passata stagione ci sono stati anche vari infortuni che hanno condizionato la stagione perché credo che trascorrere un anno senza un giocatore del calibro di Alessandro Nesta, un Ronaldinho che non era perfettamente in forma, affrontare sei mesi nel finale di stagione senza Gattuso, l infortunio capitato ad Abbiati e la mancanza di Borriello, non vogliono essere scusa, ma questi sono fatti. Voglio fare un esempio di una squadra come il Barcellona che è riuscito a conquistare importanti successi schierando in campo più o meno senza la stessa formazione in tutte le partite.

Sul futuro gioco del Milan ho in mente tante cose, moltissime idee da mettere in campo. Proveremo tutto in questi giorni di preparazione, in attesa anche dei giocatori che sono stati impegnati con la nazionale e che rientreranno il 14.
Il Milan del prossimo anno avrà sicuramente una difesa a quattro perché questo è un marchio di fabbrica e certamente non si cambierà, un centrocampo che potrebbe essere a tre e per quanto riguarda l’attacco vedremo anche in base alle conferme o meno che arriveranno dagli allenamenti.
In questo c’è bisogno di cambiare, dobbiamo sfruttare il ritmo, l’impegno ed è importante che i giocatori siano umili perché se non si mettono in campo certe cose non puoi vincere. Se dovesse arrivare un grande acquisto ben venga, ma la base di questa squadra è questa e noi metteremo il nostro massimo impegno. In questo momento vedo tanta voglia di fare bene e sono i giocatori stessi a trasmettermi la carica.
Il reparto più difficile da gestire? Trovare il giusto ingranaggio tra il centrocampo e l’attacco dal momento che si cambierà il modulo di gioco, ma questi giocatori hanno delle grandi qualità e credo che non troveranno alcun problema ad adattarsi alle diverse soluzioni di gioco anche grazie alla loro grande esperienza. Bisognerà anche lavorare sul lavoro degli attaccanti nel momento di non possesso palla.”

SUL MERCATO
"Puntiamo tanto sul recupero di Nesta per il reparto difensivo. Questi giorni saranno importanti per vedere la sua condizione. Ha già iniziato a lavorare, ma solo nei prossimi giorni riusciremo a valutare realmente come sta. Poi come difensori centrali ci sono Thiago Silva, Kaladze e Daniele Bonera.
Per quanto riguarda le fasce c’è stato un interessamento per Cissokho, ma poi si sono verificati dei problemi nel corso delle visite mediche. Punto molto sul gioco sulle fasce perché possono essere fondamentali come spunto o rivelarsi una sorpresa.
Huntelaar e Luis Fabiamo? Il primo è un giocatore più da area di rigore, una torre. Il secondo è un giocatore che riesce anche a creare gioco lui stesso. Sono comunque entrambi giocatori fisici e possono andare bene per il gioco del Milan. Luis Fabiano è giunto ad una fase giusta della sua maturazione e sarebbe in grado di dimostrare il proprio valore all’interno di una squadra come il Milan che ha voglia di fare bene. Va via dal Real Madrid perché sono arrivati altri giocatori che non gli permetterebbero di esprimersi.”

pienpi
00lunedì 6 luglio 2009 17:48
Il neo capitano massimo ambrosini


MILANELLO - Queste le dichiarazioni odierne, rilasciate da Massimo Ambrosini, presente oggi nella conferenza stampa del giorno del Raduno 2009-2010: "Sono veramente emozionato e orgoglioso, ringrazio Adriano Galliani e Leonardo per le belle parole. L'eredità di Paolo Maldini è molto ma molto importante. Lo ringrazio per tutto quello che è stato per me e per noi. Mi sento molto fortunato nel tenere la fascia di capitano del Milan. Il gap con l'Inter? Rispondo con la presa di coscienza che questa squadra ha un potenziale enorme, e non sono parole di facciata. Ognuno di noi si sente molto più responsabilizzato all'interno della squadra. In noi c'è solo grande entusiasmo e non vediamo l'ora di cominciare a lavorare con il nuovo allenatore. Siamo tutti molto carichi e questa carica non vediamo l'ora di metterla sul campo. Ognuno di noi sa che in questa annata dovrà dare qualcosa di più, ma non per qualcosa di strano. Lo dobbiamo dare, perchè possiamo darlo. La voglia è quella di sempre, anzi è maggiore perchè dopo le partenze che ci sono state ognuno di noi sa di dover dimostrare qualcosa in più".

Ancora Ambro: "Nel recente passato non abbiamo espresso tutte le nostre potenzialità, alcuni giocatori non hanno reso secondo le potenzialità. La prima cosa da fare è restituire ad alcuni giocatori una particolare brillantezza. Nell'ultima finale di Champions League, i giocatori di maggior classe si sacrificavano tantissimo, questo ha fatto sì che le due squadre potessere esprimere tutto il potenziale tecnico che avevano. La fascia di capitano? Nella posizione in cui sono credo sia giusto farmi aiutare, io sono qui da 15 anni, ma ci sono persone che sono qui da 2-3 anni meno di me e sono milanisti quanto me. Credo che sia cormale che debba esserci una certa condivisione con quei compagni che convivono nella squadra con me da tanto tempo. E' una forma di rispetto, ma è anche giusto. Paolo Maldini? Il carisma che riusciva a trasmettere con la sua sola presenza valeva più di mille parole. Il mio accordo con il Milan? Non siamo lontani, abbiamo anche avuto poche occasioni per incontrarci".

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