Milan, Leonardo 'Non eravamo morti'

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stilevario85
00domenica 1 novembre 2009 01:12
Milan, Leonardo 'Non eravamo morti'

23:35 del 31 ottobre


L'allenatore del Milan Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, dopo Milan-Parma".

Resurrezione completa?

"Mica eravamo morti. Non lo so, credo che tutto ha un suo percorso, ha un suo perché, ci sono tanti momenti, anche durante una partita. Siamo riusciti a fare un gol subito, forse era da chiudere con le altre occasioni. Oggi la squadra è stata capace di soffrire".

Ronaldinho e un valore aggiunto?

"Ce l'ha dentro, poi un giocatore piano, piano cambia, ma lui ha ancora i primi passi,. Dopo 12 minuti su una sua accelerazione abbiamo trovato il gol di Borriello. Oggi, tante cose positive. Quando giochi in casa, se trovi il gol dopo 12 minuti,è sicuramente più facile, anche se, poi, c'è stata la preoccupazione di gestire, questa volta, il risultato, dopo quello che era successo a Napoli, ed abbiamo sofferto un po'. Un po' di cautela, anche se questa è una squadra che non può avere tanta cautela, deve giocare".

Borriello e la quadratura del cerchio?

"La cosa importante è avare alternative, e la ricchezza di una squadra, poter avere a disposizione certi giocatori. Siamo felice per Boriello, che e tornato e che ci darà tantissimo".

Modulo molto offensivo, ma oggi non avete preso gol

"Credo che nel primo tempo abbiamo avuto un po' difficoltà nelle occasioni, siamo riusciti a contenere, forse un po' bassi, ma ci siamo riusciti, ma è morale per una squadra come la nostra che cerca di fare male".

Sul rigore non dato a Pato

"Ho promesso a me steso che non starò sempre a guardare la moviola. Parlare dopo non serve a tanto. Credo che gli arbitri si stiano comportando bene. Guardandolo adesso, direi di si. Eravamo sull'uno a zero, poteva essere importante per noi,. Ma sai, col senno di poi, si possono dire tante cose".

Borriello ha detto che non vede l'ora che arrivi martedì: chi tra lui e Inzaghi?

"La cosa bella è avere la scelta, credo sia importante. Ribadisco un concetto che, credo, sia alla base di tutto: cercare di essere vicini ad ognuno dei nostri giocatori e cercare la chiarezza con tutti, avere tutti a disposizione. Dopo, spazio ne avranno tutti, ci sono tantissime partite".

Obiettivi?

"Il nostro obiettivo, alla fine, diventa quello che è il nostro marchio di fabbrica, perché al Milan è impossibile non pensare alle coppe, a dei titoli importanti. Credo che quest'anno dobbiamo andare avanti partita dopo partita, crescendo nel livello del gioco. Questa è una squadra che ha cambiato modo di giocare e deve trovare un suo equilibrio ed essere costante. Solo a quel punto riusciremo a capre quello che possiamo fare. Le prossime partite ci daranno queste risposte. Non posso negare che si sogna. Dopo, chiamare sogno una cosa che è possibile, forse è sbagliato, Diciamo che questo è il DNA che c'è dentro di noi".
maldini
00domenica 1 novembre 2009 19:56
forza leo, se continua con questo ritmo finisce che non lo mandano via e che anzi si può lanciare per una lunga carriera
ammesso che lo desideri
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