ricordo del Paron Rocco
Si sente dire che il Milan di Leonardo è ispirato allo schema del Brasile di Telè Santana. Per carità sarà anche vero, ma la sera del secondo tempo di Milan - Roma, quando per infortunio di Abate, Leonardo ha trovato il modulo finalmente suo, con cui oggi gioca il Milan ho commentato al volo con amici milanisti con cui vedeo la partita: " Stiamo giocando con il modulo che fu del paron Rocco".
Infatti per con le debite differenze(la difesa era con il Libero e a uomo e non in linea e a zona come oggi) ma lo schieramento degli uomini in campo era lo stesso:
4 difensori: due laterali (Anquilletti e Carletto Schnellinger detto Volkswagen come Oddo e Zambrotta o chi per essi) due centrali (Rosato e Malatrasi ora Thiago Silva e Nesta)
2 centrocampisti davanti alla difesa: allora il Trap (Trapattoni per i giovani) e Lodetti, oggi Pirlo e Ambro
Davanti in mezzo ad inventare calcio GIANNI RIVERA IL GRANDE con il 10 dove oggi opera Seedorf
3 attaccanti: Sormani punta centrale, oggi Boriello; a destra Hamrin o Combin prima ancora Mora oggi Pato; a sinistra Pierino la Peste Prati oggi Dinho.
Pensate che per avere inventato il catenaccio con le piccole squadre come Triestina e Padova, con cui arrivò secondo dietro la Juve nell'epoca del grande Torino, il grande Nereo Rocco passò sempre per "catenacciaro". Visto sopra direi alla Totò "... alla faccia del bicarbonato di sodio..." e se era un'offensivo al posto di Ragno Nero Cudicini in porta chi ci metteva Rivera?
Lo dico per ricordare il Paron, il grande Paron nel 30-nnale della sua scomparsa e dargli i meriti che ha nella storia sia del Milan che del calcio italiano (non a caso fu lui il primo allenatore italiano a vincere sia la Coppa dei Campioni che l'Intercontinentale)
Che ne pensate? Ciao a tutti i vecchi milanisti come me