Milan nel caos: tutti contro Seedorf, sotto accusa Leo e Dinho

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stilevario85
00lunedì 31 agosto 2009 10:26
Milan nel caos: tutti contro Seedorf, sotto accusa Leo e Dinho

08:45 del 31 agosto

Galliani&Leonardo (Foto: Claudio Villa/Getty Images)

Leonardo nel mirino: spogliatoio, anarchia e scelte tecniche.
Milan, Ronaldinho sotto accusa.
Berlusconi: "Abbiamo preso 4 pappine". Mistero sugli abbonamenti.
(Repubblica)

Milan ancora sotto choc dopo lo 0-4 nel derby.
Processo a Leonardo.
Ingenuità e confusione. E Ronaldinho continua a essere un problema.
In difesa disastroso il rendimento di Jankulovski.
Sul caso Gattuso le responsabilità dell'allenatore vanno divise con lo stesso centrocampista e con Seedorf.
(Tuttosport)

Il Cavaliere tranquillizza il Milan dopo il ko nel derby.
Berlusconi fa l'ottimista: "Non sono preoccupato".
Ma Galliani vuole una relazione sul caso dell'espulsione di Gattuso.
(Corriere della Sera)

Quei folli 21' che hanno deciso il derby milanese.
Milan nel caos, tutti contro Seedorf.
Prima di giudicare ed eventualmente adottare dei provvedimenti, Adriano Galliani vuole capire. Vuole capire cosa è successo dall’infortunio di Gattuso (18’) alla sua espulsione per doppia ammonizione (39’). Ventuno minuti di follia che hanno consentito all’Inter di segnare due gol e di giocare con un uomo in più. L’ad rossonero ieri ha chiesto al team manager Vittorio Mentana una relazione dettagliata sui movimenti e le scelte della panchina. Gattuso, uscendo dal campo, ha infatti platealmente accusato Leonardo e Seedorf di aver rallentato la sua sostituzione. Le immagini tv hanno evidenziato fatti perlomeno curiosi: al momento dell’espulsione, l’olandese stava cercando una maglia da gioco da indossare e aspettava che qualcuno gli facesse un massaggio.

In realtà, è stata una serie di episodi concatenati a mandare nel pallone Leonardo. Tre situazioni in particolare: 1) Gattuso doveva chiedere subito il cambio e quando si è deciso a farlo non è stato tempestivamente ascoltato; 2) l’allenatore ha mandato Ambrosini a riscaldarsi nel tunnel ma dopo il rigore di Milito ha cambiato idea e ha scelto l’olandese; 3) Seedorf non ha capito che doveva darsi una mossa. L’olandese aveva gli scarpini slacciati e siccome sedeva sulla panchina aggiunta ha indossato la pettorina sopra la maglia d’allenamento. Faceva troppo caldo per indossare quella da gioco. Lo spogliatoio rossonero l’ha additato come principale colpevole di tutta questa vicenda, ma Clarence si è giustificato dicendo che pensava di dover entrare nel 2° tempo e che per giocare aveva bisogno di un riscaldamento particolare.

Galliani oggi leggerà la relazione e poi deciderà il da farsi. Sicuramente alla ripresa degli allenamenti prevista per domani verrà fatta una riunione per chiarire una serie di aspetti. Tanto per cominciare, Leonardo deve imparare a imporsi facendo valere la sua autorità di allenatore. A Gattuso, che si è procurato una distorsione alla caviglia con interessamento dei legamenti (20 giorni di stop), verrà chiesto di avere un comportamento più adeguato a un capitano. Seedorf, invece, rischia un richiamo per l’abbigliamento e l’atteggiamento fin troppo rilassato.

Nella notte tra sabato e domenica, Berlusconi ha cenato con Galliani da «Giannino», ma non aveva molta voglia di parlare di calcio: «Abbiamo preso 4 pappine, cosa volete che vi dica?». Allo stesso tavolo c’era il petroliere Taci, sempre più intenzionato ad acquisire una quota di minoranza nella società rossonera. I suoi soldi farebbero comodo visto che l’attuale proprietà non ha più voglia d’investire. Il presidente del Consiglio ha infatti deciso che la squadra va bene così, il mercato rossonero si chiuderà quindi con la cessione in prestito di Digao al Lecce.

Dopo la vittoria di Siena c’era grande entusiasmo, il derby ha riportato il Milan tristemente sulla terra. Sono tante le cose da rivedere a partire dal modulo. Ronaldinho continua a essere un giocatore scomodo anche tatticamente. Contro squadre dal centrocampo solido come quello dell’Inter, diventa un lusso pericoloso schierare il Dentone al fianco di Pato e Borriello. La certezza di Leo è sempre stata il 4-3-1-2, ma alla luce di ciò che è successo sabato sera non è escluso che ci sia qualche cambiamento. I processi all’interno della squadra sono già iniziati: sabato sera in molti se la sono presa con Seedorf, facendo emergere vecchie ruggini. Adesso toccherà a Leonardo rimettere in sesto i cocci. Ancelotti per anni ha fatto da parafulmine per tutto l’ambiente, il brasiliano non ha intenzione di fare altrettanto. Come ha ribadito almeno un paio di volte, infatti, ha accettato questo incarico per riconoscenza e non certo per necessità.
(La Stampa)
maldini
00lunedì 31 agosto 2009 16:25
[SM=x1097149] troppo facile dare la colpa a qualcuno in particolare
purtroppo queste sono situazioni che possono capitare
fossero successe durante una partita meno importante e senza un risultato così sarebbero passate quasi inosservate.

speriamo che lo spogliatoio sappia restare unito e lontano dai riflettori come ha sempre fatto, i problemi del milan si sono sempre sistemati all'interno della squadra, spero succeda così ancora una volta
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