RONIE! PROPRIO COSI'!
RONIE! PROPRIO COSI'!
24/01/2007 11.09.00
Assist di Kakà, gol di Ronaldo. Il Milan ha tanti grandi campioni, ma oggi e solo per oggi, nell'emozione dell'annuncio, il sogno è quello. Milano riabbraccia Ronaldo, con gioia e senza rancori
Sussurri natalizi, schermaglie da sosta invernale. Le prime notizie dell'anno da Madrid circa il futuro del plurititolato attaccante brasiliano sembravano puramente interlocutorie e fondamentalmente destinate a risolversi. Non è stato così. Al momento di guardarsi negli occhi, Ronaldo, il grande campione, e il Real Madrid, il grande club, non hanno trovato la giusta sintonia, quella che serve per andare avanti.
E' così che il Milan, su iniziativa del campione, ha iniziato a monitorare la vicenda. Una dichiarazione dopo l'altra, un indizio via l'altro, si è arrivati all'happy end. Oggi il tifoso Milanista è emozionato. Vero che il mercato non dà le garanzie vere che possono arrivare solo dal campo. Ma di colpo, nell'immediato, l'alone della squadra è già cambiato. E' diverso. Il Milan, con l'annuncio ufficiale di Ronie rossonero, ha già fatto una robusta iniezione di carisma.
La squadra di Maldini e Costacurta, la squadra di Gattuso e Pirlo, la squadra di Gilardino e Inzaghi, è da oggi anche la squadra di Kakà e Ronaldo. Che coppie ragazzi! Forza caro, vecchio paralitico Milan! Il 3 luglio la Procura Federale faceva una richiesta di pena choccante per i tifosi Milanisti. Oggi la squadra rossonera è negli ottavi di finale di Champions League, è in semifinale di coppa Italia, è pienamente in corsa per rimanere nell'Europa che conta. E presenta Ronaldo.
Non è una gioia "anti". E' una soddisfazione solo ed interamente nostra, unicamente rossonera. Ronaldo ha già vissuto una esperienza calcistica in città dal 1997 al 2002, ma la popolazione rossonera non lo vive in quell'ottica. Il Milanista sogna solo e soltanto il suo calcio, le sue movenze, i suoi gol. Punto e basta. E se Milano torna la città del Fenomeno, lo fa guardando al futuro, senza rivalse e senza motivazioni conflittuali. Come nella tradizione, anche sportiva, di una città aperta e sensibile.