RINO E CRISTIAN: DUE DI NOI

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stilevario85
00sabato 23 dicembre 2006 17:12
RINO E CRISTIAN: DUE DI NOI
23/12/2006 16.02.00
Gattuso e Brocchi anche a Udine hanno puntellato la squadra. Con loro due, grandi amici fuori dal campo, non più alternativi ma in campo insieme, sono arrivati i 7 punti più pesanti del campionato.

Per un certo periodo sono stati quelli del C-Side, una discoteca aperta in società a pochi isolati dal centro di Milano. Era l'epoca dei "crisantemi", così come amavano chiamarsi fra di loro: non solo Cristian Brocchi e Rino Gattuso, ma anche Christian Abbiati. Gli unici, nella storia dei ritiri, a dormire in tre nella stessa stanza. Amicissimi, sempre in sintonia, sempre di buon umore al momento di stare insieme. Anche se i due Cristian, sia quello con l'acca che quello senza, giocavano poco e Rino sempre, il feeling era totale. Senza pause o saliscendi. Fino a che, era l'estate del 2005, quella vissuta a ridosso della finale di Champions League con il Liverpool, Rino torna in ritiro e si ritrova solo soletto. Brocchi era a Firenze, Abbiati prima a Genova e poi a Torino. Gattuso e Brocchi, i due del centrocampo, erano vissuti dallo staff tecnico come due giocatori alternativi, o l'uno o l'altro nel Milan della qualità e dei piedi buoni. Eppure quando Brocchi prendeva il posto di Gattuso nel turn over, i risultati non erano semplicemente dignitosi, erano davvero buoni. Ma le chiamate in squadra per Cristian si erano diradate e, così, Firenze.

In maglia viola, nello scorso campionato, Brocchi ha vissuto una stagione da Gattuso: cuore e personalità, spazi, responsabilità, la possibilità di giocare con continuità e di mostrare a tutti che anche sul piano dei passaggi, dei tempi di gioco, della circolazione e delle conclusioni, era assolutamente in ascesa. Nella torrida estate del 2006, fra una sentenza e l'altra, fra un problema di mercato e l'altro, Brocchi torna al Milan. Per lui, ora al posto di Pirlo, ora al posto di Seedorf, sembra esserci un po' di spazio in più rispetto alle annate poco felici sul piano delle presenze vissute dal 2002 al 2005. Ma è l'infortunio di Gattuso che fa scoccare l'ora x. Dopo Atalanta-Milan, Brocchi prende a tutti gli effetti l'eredità di Rino. Lo spazio dell'interdizione e della corsa diventa tutto suo. Le cose vanno ancora meglio: un assist per Gilardino contro l'Anderlecht, un gol contro la Roma, la convocazione in Nazionale. Milano sembra Firenze.

Intanto Rino brucia le tappe, doveva recuperare a gennaio dall'infortunio piuttosto pesante di Bergamo e invece eccolo già in panchina ai primi di dicembre. E adesso? Finisce l'era di Brocchi? Nossignori. Carlo Ancelotti puntella la squadra proprio con loro due insieme, non più alternativi, non più uno in campo e l'altro a guardare. C'è spazio per entrambi i pilastri. Nel momento di dare certezze e solidità al Milan dei problemi, degli infortuni e del momento delicato, la ricettà è semplice: Gattuso-Brocchi. O Brocchi-Gattuso se preferite. Rincorrono, raddoppiano, rendono sempre più problematico l'incedere degli avversari verso l'area di rigore del Milan. E c'è dell'altro, perchè dalla mediana d'acciaio arrivano anche palloni "doc", assist veri, come quelli di Brocchi a Kaladze a Genova, il già citato suggerimento per il Gila in Champions cui si aggiunge quello del primo gol di Firenze, il passaggio a Ricardo Oliveira oggi a Udine e l'importante "là" di Gattuso al gol del 2-0 di Gilardino contro il Catania.

Insomma, è dalla loro mediana che sono maturati i risultati più consistenti dell'intera stagione rossonera in campionato: il pareggio di Firenze, il 3-0 sul Catania, il 3-0 sull'Udinese. E' anche grazie a loro due che il Milan va verso la sosta natalizia tracciando un bilancio non trascurabile: qualificato come primo nel girone agli ottavi di Champions, nei quarti di finale di coppa Italia e reduce da sette risultati positivi in Serie A con tre vittorie e quattro pareggi. Contro la Reggina la mediana d'oro si dividerà per la squalifica di Gattuso. Ma c'è tempo. Cristian è pronto a fare per due, in attesa di tornare a comporre la ganascia rossonera proprio con Rino.
maldini
00sabato 23 dicembre 2006 17:23
[SM=x1097166] 2 grandi giocatori
non saranno i grandi campioni fuoriclasse
ma hanno polmoni e grinta da sembrare 4 giocatori e non 2
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