Rimpasto Milan Ronaldinho resiste
16:30 del 02 settembre
In casa Milan probabilmente non ci saranno rivoluzioni anche a causa della presenza Ronaldinho. Escludendo il brasiliano, Leonardo potrebbe sperimentare altre vie: il 4-2-3-1 con Pirlo avanzato oppure il 4-3-1-2 con Seedorf trequartista pronto ad allargarsi a sinistra in fase di non possesso palla. Con Dinho in campo, invece, il Milan è quello di Siena e del derby: lampi, ma anche molte incertezze. E’ più facile, quindi, che cambi qualcosa a livello individuale più che tattico. I terzini sono in grave difficoltà, soprattutto Jankulovski. Le soluzioni sono due: il reintegro di Oddo a destra con spostamento di Zambrotta a sinistra oppure l’inserimento di Antonini.
In mezzo Ambrosini ritroverà il posto che, visto il negativo stato di forma di Gattuso, avrebbe meritato già nel derby. Abate aspetta una chance, ma il 4-4-2 è di complicata applicazione. Poi c’è Seedorf, che reagisce sempre alla grande quando viene punto nell’orgoglio. Il problema di Leonardo, però, è trovargli un posto: nell’attuale disegno Clarence è in alternativa a Ronaldinho. E la lingua torna a battere dove il dente duole.
L’impiego di Dinho condiziona anche le scelte offensive: Borriello (positivo pure nel derby) è costretto a un lavoro durissimo, ma adesso serve che il centravanti sia più presente nell’area avversaria. E a proposito: Pippo Inzaghi non ha ancora giocato nemmeno un minuto. Tra Livorno e Marsiglia ci dovrebbe essere spazio per lui: la storia dice che è Pippo a tirar fuori il Milan dai momenti di crisi. (Gazzetta dello Sport)