Sheva e Carlo

30/04/2006 20.09

Andriy Shevchenko parla in prima persona al sito ufficiale rossonero per approfondire l'episodio di oggi a San Siro negli ultimi minuti della vittoriosa sfida del Milan contro il Livorno e nelle sue parole l'allenatore non è nè il Mister, nè Ancelotti: 'Io non ho e non ho mai avuto cattivi pensieri nei confronti di Carlo. Non voglio che uno sfogo un po' rabbioso con me stesso venga interpretato come qualcosa di negativo verso Carlo, assolutamente. Stiamo giocando bene, stiamo facendo bene ed io avevo solo un po' di rabbia verso me stesso per il semplice motivo che pur avendo avuto, io personalmente, diverse occasioni da rete non ero riuscito a segnare. Tutto qui. Il resto sono sciocchezze. Tanto è vero che dopo la partita, negli spogliatoi, ho visto e salutato Carlo, lo stesso ho fatto con il dottor Galliani e non c'è stato nessun problema. Non ci siamo detti nulla di particolare e non c'è nulla da chiarire, nulla da aggiungere, perchè è tutto a posto così. Avevo solo un po' di rabbia con me stesso, ma è tutto superato. Adesso sono soprattutto contento per il risultato e per i tre punti'.

Certo che comunque Sheva deve mettere un po' la testa a posto... È dal Pallone d'Oro si comporta da prima donna...

il nervosismo può anche essere positivo se indirizzato verso la porta avversaria
come anche la rabbia qnd si esce
ci deve essere... ma nn è bello mandare al diavolo l'allenatore...

io lo dico sempre, se qnd tiri fuori uno quello è contento nn merita di tornare in campo
ma l'educazione e il rispetto nn vanno mai scordati