Si è spento Ryszard Kapuscinski, un omaggio

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00martedì 6 febbraio 2007 15:32
«Ogni volta che l'uomo ha incontrato l'Altro, si è trovato di fronte a tre possibilità:
poteva scegliere la guerra, poteva circondarsi con un muro, poteva instaurare un dialogo.
Nel corso della storia l'uomo ha sempre esitato nello scegliere una delle opzioni:
sceglie l'una o l'altra a seconda dell'epoca e della cultura». (R.K.)

(da Lectio magistralis, Università di Udine)


"Scrivevo... anche per alcune ragioni etiche: intanto perché i poveri di solito sono silenziosi.... La povertà soffre in silenzio. La povertà non si ribella. Avrete situazioni di rivolta solo quando la gente povera nutre qualche speranza di migliorare qualcosa...[ ma ] nelle situazioni di perenne povertà la caratteristica principale è la mancanza di speranza. Questa gente non si ribellerà mai. Così ha bisogno di qualcuno che parli per lei".

(da "Il cinico non è adatto a questo mestiere", Edizioni e/o 2002)


«Io viaggio molto per scrivere i miei libri, passo continuamente dal mondo dei ricchi a quello dei poveri e dico: ogni volta vedo un fossato che si allarga, diventa voragine. E' come se la distanza fosse più grande ogni anno, ogni mese, ogni giorno. E' spaventoso. Folle».

(da Intervista di Paolo Rumiz a Ryzsard Kapuscinski, ottobre 2001)



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