signori.... non abbiamo ancora fatto gli auguri a Kakà...
AUGURI RICKY!!!!!!!!!!
GLI AUGURI AD UN UOMO
22/04/2007 12.20.00
Le candeline presenti oggi sulla torta di Kakà sono 25. Milioni di tifosi rossoneri lo aiutano a spegnerle. Ma gli auguri non sono fini a sè stessi: aiutano a fotografare il momento di un campione maturo
MILANO - E' nato il 22 aprile 1982, ha il numero 22 sulla maglia. Ci sono tanti due nel suo destino. Strano, per un numero uno. Forse il due sta a significare che Ricardo Kakà e' un leader che non fa pesare il suo status, un peso massimo alleggerito dal garbo, dall'educazione, da quella capacità di essere alla mano che lo rendono uno dei tanti al termine della magia, al fischio finale della partita.
Il compleanno di Kakà è uno di quei giorni segnati in rosso sul calendario della "nazione" rossonera, una popolazione di oltre sei milioni di tifosi. Ieri sera, nel pre-partita di Milan-Cagliari, c'erano obiettivamente tante cose a cui pensare: la terza gara di campionato in sei giorni, il turn-over che privava i rossoneri proprio del contributo di Kakà in campo, aggiungiamoci anche lo sforzo del Manchester in campo contro il Middlesbrough per la Premier. Niente di tutto questo: sms, mail, messaggi e pensieri in genere erano nella stragrande maggioranza pieni di auguri di compleanno per Kakà. I tifosi volevano portarsi avanti col lavoro già prima della mezzanotte fra il 21 e il 22 aprile: prima gli auguri a Ricky, poi il resto.
"E' il mio quarto compleanno in Italia, al Milan", ha subito detto Kakà ai microfoni di Milan Channel poco prima della partita poi vinta 3-1 contro il Cagliari. E subito un sorriso. A sottolineare più di tante parole e più di mille sterili tentativi di interpretazione che va bene così, che quattro anni fa il nostro paese e i colori rossoneri sono stati una buona cosa, una bella scelta, che è naturale perpetuare nel tempo. Il Kakà 21enne che festeggia il suo primo compleanno milanese dieci giorni prima di vincere lo scudetto contro la Roma è diverso dal Kakà 25enne. Quello che suona subito la carica al termine del 2-2 con il Bayern ("Forza! Andiamo là a scrivere la storia") senza piangersi addosso, quello che si lancia in scatti a ripetizione a Messina e ad Ascoli, quello che prende sotto la sua ala Gourcuff e lo sprona più che mai, è un campione radicato, coinvolto, presente, maturo. E' per questo che gli auguri di compleanno a Kakà non sono un mero esercizio retorico, ma una significativa foto istantanea su un campione ancora in crescita e su un uomo presente a sè stesso.