l' analisi di bargiggia

Un derby che ha messo in evidenza i limiti del Milan, una Lazio che sorprende, un Totti che dovrà essere determinante anche in Champions League e infine un Palermo che va giù per gli errori di Guidolin e Zamparini. E' questo in sintesi il giudizio del giornalista sportivo Paolo Bargiggia che conduce il programma Domenica Stadio su Italia 1. "Il derby ha messo in luce una vera differenza di valori. E' bastato che giocasse con maggiore intensità Ibrahimovic e che entrasse in campo Cruz perché la vittoria andasse all'Inter - sostiene il popolare giornalista - il problema del Milan è la politica di puntare tutto su giocatori di una certa età, logori. Maldini ha sofferto tantissimo contro Ibra, Seedorf è stato sostituito. E dire che il Milan poteva affrontare la gara con la serenità di chi ha passato il turno di Champions, mentre l'Inter poteva pagare la delusione per l'eliminazione dal torneo europeo".
Capitolo Totti, il capitano della Roma continua a giocare ad altissimi livelli, dopo il brutto infortunio della passata stagione e la stato di forma mostrato ai Mondiali. "Totti fa delle cose normali per il suo talento. Mi aspetto una conferma da lui in Champions League - prosegue Bargiggia -. Il campionato con i suoi valori, piuttosto bassi, non rende merito a Francesco. Il Manchester United è il banco di prova più che della Roma, proprio di Francesco Totti".
A Roma si festeggia non solo per i risultati dei giallorossi, anche la Lazio sta andando oltre le aspettative. "Sapevo che Delio Rossi era un bravo allenatore, ma quello che sta facendo mi ha sorpreso. Il livello della rosa non è altissimo, ma Pandev, Rocchi e Zauri sono buoni giocatori e lo stanno dimostrando - afferma ancora il conduttore -. La Lazio mi ha sorpreso perché sta andando bene in un ambiente difficile con la penalizzazione e le contestazioni a Lotito. Proprio il presidente si è dimostrato molto bravo: ha venduto Oddo e ha dato fiducia a Behrami. La sua è una politica vincente in questo calcio".
Palermo in crisi nera, molti puntano il dito contro il tecnico. "Guidolin ha dimostrato di avere dei limiti di comunicazione con i giocatori in generale. La crisi del Palermo dipernde da due fattori - conclude Bargiggia -. Il primo è la continua destabilizzazione attuata dal presidente Zamparini che ha martellato senza sosta giocatori e allenatore. La seconda invece va ricercata nella chiusura mentale di Guidolin che si è ostinato a schierare sempre la solita formazione in campionato, lasciando alle cosidette seconde linee solo qualche apparizione in coppa. Quando si sono fermati i titolari, gli altri hanno avuto difficoltà a sostituirli".