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13/05/2006 14.13

Il Milan prende la parola sulle intercettazioni e sugli atti della Procura di Napoli con l'avvocato Leandro Cantamessa e con Adriano Galliani. I tifosi devono stare tranquilli, il Milan è trasparente e ha un solo ruolo nella vicenda, quello della vittima. Così viene illustrato la posizione rossonera. Nello specifico l'avvocato Cantamessa ha precisato: 'Leonardo Meani è un collaboratore del Milan, è agli atti, ma non figura nel censimento. La circostanza degli addebiti non mi preoccupa, e non ho nemmeno preoccupazioni astratte. E' possibile che i magistrati si siano sbagliati, sono esseri umani e possono aver commesso un errore. Hanno dovuto probabilmente fare in fretta e senza cercare logiche fantascientifiche, per le quali non ci sono elementi, siamo di fronte ad un errore. Un errore davanti al quale c'è un profondo disagio, perchè non fa piacere essere infilati in un calderone di cui non si fa parte'. Su come esce da questa vicenda il calcio in generale Adriano Galliani ha risposto: 'In Federazione non è ancora arrivato nulla e nulla è ancora arrivato in Lega. Quello che so è quello che sanno tutti gli italiani, non ho nessun documento in più di voi. Non so nulla di diverso, pur essendo presidente di Lega e amministratore delegato del Milan. E' una vicenda spiacevole che andrà valutata, sono rattristato. La Lega è una associazione di categoria dei 42 club, tutte le associazioni di categoria danno cariche a persone interne alla categoria, non c'è nessun conflitto da parte di Galliani. E se anche ci fosse, sarebbe lo stesso che riguarda il vice-presidente vicario, gli altri consiglieri e i membri del consiglio di Presidenza, anche queste persone ricoprono cariche nelle società. Colgo l'occasione per ripetere che nè gli arbitri nè la giustizia sportiva dipendono dalla Lega'.