dall' acmilan.com
La strada è ancora lunga
27/05/2006 11.05
Ieri nella sede del Milan di via Turati Andriy Shevchenko ha chiesto ufficialmente alla società rossonera di valutare la possibilità di cederlo. Con la voce spezzata dalla commozione l'attaccante si è poi presentato davanti ai giornalisti per comunicare pubblicamente questa sua scelta. Il Milan nella sua storia ha sempre tenuto conto del pensiero e dalla volontà dei suoi giocatori, in rossonero non sono mai rimasti calciatori contro voglia, è questa la filosofia del club. Inizia così la trattativa non facile tra Milan e Chelsea per il più forte attaccante al mondo, capocannoniere in carica della Champions League 2005/06 con 9 gol (davanti a Ronaldinho a quota 7, Eto'o e Trezeguet a 6), al secondo posto della classifica dei cannonieri di tutti i tempi del Milan con 173 reti dietro solo a Nordhal. Sheva in questi ultimi sette anni è stato una pedina fondamentale della squadra rossonera, il Chelsea con questo acquisto andrebbe a rinforzare in maniera importante la propria rosa ma non senza un cospicuo sforzo economico. Il Milan farà le sue richieste alla luce anche dei tre anni di contratto che Shevchenko ha ancora con la società di via Turati. Tutto per Sheva, per venire in contro alle sue esigenze, per colui che poteva raggiungere in rossonero il pompierone…
LA CONFERENZA DI GALLIANI E SHEVCHENKO
26/05/2006
MILANO - Questa la conferenza stampa congiunta di Adriano Galliani ed Andriy Shevchenko. L’amministratore delegato del Milan ha lasciato subito la parola a Shevchenko.
ANDRIY SHEVCHENKO: ‘Ringrazio tanto la società, il dottor Galliani, il presidente Silvio Berlusconi, che mi hanno ascoltato e capito. La mia volontà è che la società possa valutare il mio trasferimento. Sicuramente, come ho già detto e spiegato, la mia scelta è dettata da motivi assolutamente personali che non riguardano in nessun modo il mio rapporto con la squadra, la società o nemmeno i soldi, l’ultima cosa a cui penso. Mi dispiace tanto, ho visto gli occhi dei tifosi, ho letto i loro messaggi. Questa è una decisione importante per la mia vita che prendo per il bene della mia famiglia. Mi è capitato di leggere alcuni articoli e sentire alcuni commenti e ci tengo a sottolineare che mia moglie non c’entra niente. E’ una scelta che abbiamo preso insieme’.
ADRIANO GALLIANI: ‘C’è poco da aggiungere, io voglio dire che mi dispiace, Andriy lo sa bene, ma adesso meglio non parlarne troppo perché altrimenti ci commuoviamo entrambi. La filosofia del Milan non è cambiata, noi non vendiamo i nostri campioni ed è inutile dire che non l’avremmo fatto neanche questa volta. Ma non si può trattenere un giocatore che chiede di essere trasferito, neanche se questo giocatore è quello che ha fatto più gol nella storia del Milan dopo Nordahl. Peraltro noi abbiamo capito le motivazioni di Sheva, che non riguardano né questioni tecniche né economiche, ma che sono familiari. Adesso vediamo, cercheremo di trovare il giusto accordo con il Chelsea. Prenderemo contatto, anche subito, con gli inglesi e vedremo di capire. La nostra posizione la conoscete, il Chelsea non può pensare di avere uno dei migliori giocatori al mondo così… Se raggiungeremo l’accordo, esaudiremo il desiderio di Andriy. Questo è quanto. La nostra posizione non è cambiata: in 20 anni la filosofia nostra e del nostro presidente Silvio Berlusconi è sempre stata la stessa, non abbiamo mai venduto un giocatore per denaro. Ma non abbiamo neanche mai tenuto qualcuno contro la sua volontà, compatibilmente con le possibilità. In tanti anni di Milan ci sono state diverse separazioni, anche dolorose. Il rapporto con Andriy è perfetto ed è anche per questo che mi dispiace tanto. Sheva ha dato tanto alla squadra, in termini di vittorie e non solo. Ha fatto 173 gol, ma io continuo a pensare che siano 174, perché considero anche la rete al Barcellona, quella annullata al Camp Nou, che non mi andrà mai giù. E’ una separazione dolorosa, vedere campioni andare via è già capitato, ma è capitato, ad esempio con Baresi, per raggiunti limiti di età, o per problemi tecnici, come per Van Basten. Non si può giocare per sempre e quando vedi qualcuno smettere per l’età sai che fa parte del gioco. Invece Andriy è nel pieno della maturità, ha 29 anni.. Quasi quasi non trovo l’accordo con il Chelsea (ride e abbraccia Andriy, ndr)…Abbiamo provato a trattenerlo, lui lo sa, anche fino a pochi minuti fa. Ora non speriamo niente in termini economici, cercheremo solo la soluzione tecnica adeguata’.
ANDRIY SHEVCHENKO: ‘Trovare una squadra come il Milan sarà impossibile. Ma quando hai una famiglia non puoi pensare solo a te stesso.Meglio di come sto qui non potrei stare,senza il problema della famiglia non avrei mai pensato di lasciare. Però devo pensare ai miei figli. Noi abbiamo un problema di lingua: comunichiamo solo in italiano, io non parlo inglese, Kristen non parla ucraino. L'unico modo per poter far capire ai nostri figli l'amore che abbiamo per loro è la lingua l'inglese’.
ADRIANO GALLIANI: ‘Chiudo dicendo che questa è la vittoria della lingua inglese su quella italiana, proprio come funziona nel mondo. L’inglese è fondamentale ormai, a scuola si studia subito, è necessario per lavoro, per crescere. Ripeto e sintetizzo, questo è il successo dell’inglese sull’italiano’.