Milan in crisi, Galliani tiene a rapporto squadra e Leonardo

Milan in crisi, Galliani tiene a rapporto squadra e Leonardo

12:00 del 01 ottobre

Claudio Villa/Getty Image

Tira una brutta aria in casa Milan. All'indomani della brutta sconfitta in Champions League contro lo Zurigo a San Siro, Adriano Galliani si è presentato questa mattina a Milanello per incontrare la squadra e Leonardo.

L'amministratore delegato rossonero si è chiuso nello spogliatoio con tecnico e giocatori prima dell'allenamento. Ieri sera dopo la partita lo stesso Galliani si era presentato scuro in volto davanti alle telecamere, confermando la fiducia in Leonardo. Domenica il Milan è impegnato nella trasferta di campionato a Bergamo contro l'Atalanta: è vietato sbagliare ancora.

Al termine del faccia a faccia, Galliani ha spiegato ai microfoni di Milan Channel i quattro concetti fondamentali espressi al gruppo.
1. "Innanzitutto ho ricordato che questo è un gruppo vincente".
2. "Ho tranquillizzato tutti, sottolineando che questo gruppo non si tocca e che con questi giocatori e questo staff si andrà avanti fino a fine stagione".
3. "Il Milan è una squadra che deve assolutamente andare in Champions League e arrivare fra le prime tre, è obbligatorio per i costi della società".
4. "Dobbiamo fare di più e meglio. Sono sicuro che con il gruppo riusciremo a raggiungere tutti i nostro obiettivi, ne sono certo".

Galliani ha poi concluso: "Ho sentito Berlusconi, che ancora una volta ha espresso fiducia nei giocatori e in Leonardo".

Ora serve l’intervento di Berlusconi.
La Juve gioca una bella partita a Monaco, ma il Milan le toglie la notizia perdendo in casa contro lo Zurigo, in teoria la squadra più debole del suo girone. Si resta in silenzio davanti all’involuzione della squadra, non c’è più nessun filo da rimettere insieme. È un gioco casuale tra gente che sembra cercare già di distinguere le colpe. Non è un problema di Champions o campionato. Il Milan non è squadra, è lento e velleitario nelle azioni di attacco, con lo Zurigo come contro il Bari. Non c’è macchina che produca energia e non c’è energia che produca un’idea. Non c’è nemmeno schema che tolga l’apatia. La squadra è spenta, fa fatica nelle cose semplici, non crede chiaramente al progetto che le viene chiesto. A questo punto tocca a Berlusconi decidere quanta parte di responsabilità prendersi. Può mandare a casa Leonardo, cosa seriamente pensabile adesso, e tentare un altro jolly su una squadra che non riesce a pensarsi. O può raddoppiare la posta, fare autocritica e cercare di ricostruire. Ma qualcosa deve fare, la crisi è grande ed è aperta.

sempre più patetico galliani..
puah

Ma perche questa società,non ha il coraggio di guardarsi allo specchio....per il bene del Milan..
In pvt Galliani ...con Berlusconi:
Presidente abbiamo sbagliato..potremo cambiare allenatori,potremo trovare il portiere piu forte del mondo,ma la verità e che abbiamo preso dei finti giocatori,a parametri zero,che portassero in dote,sponsor ,denaro,ma sono dei collage male assortiti di giocatori.
Voltiamo pagina per questa società....azzeriamo e ripartiamo da cose vere,tangibili ,reali.di gente come il Sig Storari ..in giro per le squadre d'italia ce ne sono tanti,gente che ha voglia....correre,giocare...e non rimanere imbrigliata tra foche, pagliacci.costretti a ruoli non loro..per lasciare spazio alle nostre Star...Signo Presidente,un allenatore serio..e dei giocatori giovani e seri....

E' adesso che devi pianificare..sostituire una o due pedine non porteta altro che a illudere gli scemi,continuare nell'agonia,affondare la poca rispettabilita rimasta della società....

bisogna trovare giovani che corrano
e in mezzo a loro tenere qualcuno dei nostri che dia equilibrio e esperienza, ma il rapporto deve essere 6 o 7 giovani corridori contro 3 o 4 campioni

allora si che il lavoro di Nesta in difesa con di fianco gente giovane ha un senso, lui dirige e loro corrono quando serve.
Ambrosini e/o Pirlo gestiscono il filtro difesa/centrocampo dando palla a chi è più rapido a portarla avanti in 2 passaggi o con una corsa di pochi secondi.
Seedorf o Dinho che non devono far altro che raccogliere i tanti palloni in arrivo e smistarli sulle salite delle ali o agli attaccanti che si liberano in area...

ma pare così strana una situazione del genere normale quasi ovunque??
pensiamo alla Juve, è grosso modo strutturata così
anche la Fiorentina e la Roma

Certo questo non ci garantirebbe subito grandi vittorie però nel giro di uno o due anni che i giovani fanno esperienza senza essere ancora invecchiati allora verrebbe fuori una squadra giovane, esperta e vincente

sottoscrivo maldini
ma tanto i nostri vecchiacci li terremo fino a che non giocheranno col bastone e la dirigenza non farà mai nessuna di queste cose così ovvie
se avessero avrebbero potuto farle l'anno scorso, 2 anni fa, 3 anni fa... eppure eccoci qui

Sottoscrivo a mia volta pienpi.

Avremmo dovuto cominciare a comprare giovani sensati dalla partenza di Sheva.

E invece il nulla.

In questi anni, per esempio, sarebbe bastato comprare l'attuale centrocampo dell'Udinese (D'Agostino/Inler), e avremmo già un'altra squadra.

Abbiamo preferito l'usato garantito al nuovo.

E ora ne paghiamo le conseguenze: non riusciamo più a passare la
revisione.

hamsik anche si poteva prendere prima che andasse al napoli, era fattibilissimo

ripeto: avessimo tenuto quelli che già avevamo e li avessimo valorizzati a dovere (donadel, gourcuff, etc) già saremmo messi un po' meglio